Apnea notturna e ritiro patente
Il russamento con apnea notturna è uno dei principali temi del recente decreto di legge in fatto di “omicidio stradale”: le sanzioni con ritiro patente per i pazienti che decidano di non curare l’apnea notturna risultano pertanto molto severe.
L’apnea notturna viene infatti classificata fra le principali controindicazioni alla guida: la legge non tollera più il colpo di sonno causa di incidente e sono perciò divenuti operativi canali di informazione e divulgazione per sensibilizzare la popolazione affetta da russamento.
I rimedi per non russare, quando siano anche la cura dell’apnea notturna, diventano un diritto ed un dovere per chi ne soffre, al fine di non causare danno alla salute pubblica, e rischiare il ritiro patente.
I colpi di sonno sono molto pericolosi e possono causare incidenti gravi per se stessi e per gli altri.
Autovalutazione della “sonnolenza patologica”
Spesso chi russa ed ha apnee ostruttive in numero elevato, ha un sonno disturbato e sonnolenza o stanchezza esagerate durante il giorno, con pericolo per la guida.
Un modo accreditato per autovalutarsi, da questo punto di vista, è la seguente scheda, chiamata ESS.
Un punteggio superiore a 10 è indice di sonnolenza patologica e quindi probabilmente di sonno disturbato, in alcuni casi causato proprio da russamento ed apnee.
Test della sonnolenza patologica
Alla serie di domande successive si deve rispondere dando un punteggio da O a 3 alla probabilità di addormentarsi nelle situazioni indicate.
0=mai, 1=lieve, 2=moderata, 3=alta.
1) seduto e leggendo
2) guardando la TV
3) seduto ed inattivo in luogo pubblico (riunione, cinema, ecc…)
4) come passeggero in macchina, per un’ora senza pausa
5) durante una pausa pomeridiana dal lavoro
6) seduto e parlando con qualcuno
7) seduto dopo un pasto senza alcoolici
8) in macchina, fermo per pochi minuti nel traffico.
Se si ottiene un punteggio alto, è alto anche il rischio di soffrire di sonnolenza pericolosa per la guida.