Diagnosi di roncopatia e apnea notturna
La prima cosa da fare per capire come smettere di russare e trovare una cura definitiva per l’apnea notturna è consultare l’otorino, l’unico specialista in grado di capire il meccanismo del russamento e di come il russare sia complicato da apnea notturna.
L’esame indispensabile per una corretta diagnosi delle cause del russare eccessivo è la video fibroscopia del naso e della gola. La fibroscopia permette un’ispezione della gola in condizioni naturali (a bocca chiusa) e, combinata alla manovra di Muller che simula un’apnea ostruttiva, permette di localizzare i siti di chiusura del transito dell’aria. La fibroscopia, se eseguita da mani esperte e con strumentazione sottile e di ultima generazione, risulta priva di fastidio e non richiede anestesia (né in spray né in altra forma).
La roncopatia è un fenomeno dalle molteplici cause e solo uno specialista saprà darvi le giuste indicazioni per smettere di russare.
Nella malattia chiamata roncopatia si possono distinguere due entità cliniche differenti, il russamento e l’apnea notturna, anche se spesso chi soffre di russamento cronico arriva nel tempo a sviluppare la sindome dell’apnea ostruttiva del sonno (OSAS). Il russare è il rumore causato dalle vibrazioni dei tessuti molli della gola soprattutto a livello di palato ed ugola, mentre l’apnea ostruttiva è caratterizzata dal progressivo restringimento, fino all’occlusione totale, del calibro delle vie respiratorie superiori. Nel paziente che russa, ma che non è soggetto ad apnee, la fibroscopia delle prime vie aeree evidenzia notevoli vibrazioni del palato molle ed una riduzione dello spazio respiratorio dietro il palato stesso. Nel paziente affetto da apnea ostruttiva si osserva invece il collasso delle mucose ad uno o più livelli (dietro il palato, dietro la base linguale, nell’ipofaringe).
L’apnea notturna configura una sindrome, la sindrome delle apnee ostruttive del sonno, quando la polisonnografia (una sorta di holter notturno) abbia evidenziato almeno 5 episodi di apnea o ipopnea (una apnea lieve) durante una stessa notte di sonno. Pazienti con sindrome da apnee ostruttive non trattata presentano tassi di mortalità significativamente più elevati rispetto a quelli che hanno ricevuto un trattamento adeguato. Per questo motivo è importante una diagnosi della roncopatia accurata e precoce, che spesso prevede anche l’utilizzo di sistemi di registrazione domiciliare del sonno (polisonnografia notturna domiciliare). Questi sofisticati apparecchi elettronici possono registrare numerosi parametri vitali, fra i quali citiamo gli sforzi respiratori, il flusso d’aria nelle vie respiratorie, l’intensità del russamento correlata alla posizione nel sonno, la frequenza cardiaca, i movimenti degli occhi, l’attività muscolare e la saturazione arteriosa di ossigeno.
Anche alcune indagini radiografiche risultano di aiuto nell’individuare le cause del russare eccessivo e dell’apnea del sonno. Spesso viene prescritta una radiografia della testa e del collo per lo studio delle ossa che racchiudono le mucose della gola (Rx telecefalo). In particolare il legame fra un piccolo osso del collo, lo ioide, e la lingua, risulta molto importante come criterio di valutazione della conformazione della gola e dell’entità della sindrome delle apnee ostruttive.
La roncopatia è un fenomeno dalle molteplici cause, e la diagnosi con la descrizione del perché si russa (che solo uno specialista otorino può fare) è fondamentale per individuare la cura specifica, non invasiva e definitiva di russamento e apnea notturna, come nel caso del nuovo intervento laser al palato.