Ipertrofia dei turbinati e russamento
L’ipertrofia dei turbinati è una delle principali patologie nasali associate al russamento.
Chi soffre di questa malattia, dovuta ad una serie di fattori tra i quali infezioni virali, allergie e predisposizione personale, soffre di costante ostruzione nasale che si accentua da sdraiati e durante il sonno.
La comparsa di russamento socialmente disturbante e di apnee notturne, oltre all’aumento della produzione di muco e catarro, mal di testa senza apparente spiegazione, riduzione dell’olfatto, frequenti raffreddori e otiti, sono fra i sintomi più comuni di ipertrofia dei turbinati, e non devono essere sottovalutati.
L’ipertrofia dei turbinati è una patologia che può causare russamento, apnee, e sinusite.
Cura dell’ipertrofia dei turbinati
Le cure per questo tipo di patologia sono di tipo farmacologico (spray nasali, antistaminici, cerotti…) e chirurgiche. La scelta dipende dal grado di sviluppo della malattia, anche se i farmaci difficilmente sono risolutivi: molti arrivano ad abusarne causando ulteriori problemi alla mucosa nasale.
Oggi è possibile curare la rinite vasomotoria da ipertrofia dei turbinati, il malessere e il russamento ad essa associato con un intervento chirurgico mini-invasivo e ambulatoriale.
Grazie alle moderne tecnologie laser (laser CO2, laser YAG, laser a Diodi, radiofrequenza computerizzata, Argon Plasma), l’intervento di riduzione dei turbinati risulta veloce (30 min circa), indolore, privo di sanguinamenti, senza convalescenza e di rapida guarigione (a 3 giorni dal trattamento il paziente può già respirare con il naso libero).
L’intervento è ripetibile a distanza di anni, non danneggia i tessuti della mucosa nasale ed è efficace anche nei pazienti allergici.
La scelta del tipo cura spetta al chirurgo otorinolaringoiatra, ma solo uno studio attrezzato delle più recenti tipologie di sorgenti laser, nonché di dispositivi a radiofrequenza computerizzata, potrà proporvi una terapia chirurgica indolore e mini-invasiva.